
Le domande per fondi di 24,5 milioni del Ministero dell’Interno da presentare entro il 26 Giugno 2025
Il Ministero dell’Interno ha attivato il bando per il finanziamento a fondo perduto di sistemi di videosorveglianza urbana, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2025. I Comuni interessati possono presentare progetti per i cosiddetti “fondi Piantedosi” entro il 26 giugno 2025. Si tratta del secondo lotto dei fondi 2024, che permette ai comuni di accedere a una dotazione complessiva di 24,5 milioni di euro.
L’obiettivo è potenziare la sicurezza urbana, privilegiando le aree con maggiori criticità. Si tratta di un’occasione concreta per migliorare la sicurezza urbana e contrastare fenomeni di criminalità e degrado attraverso l’impiego di tecnologie affidabili, scalabili e di ultima generazione.
Cosa finanzia il bando
Il contributo copre le spese per la progettazione e realizzazione di nuovi impianti di videosorveglianza e lettura targhe.
I fondi possono essere utilizzati per l’installazione di nuovi impianti.
Requisiti di ammissibilità
- Comuni che non abbiano ancora beneficiato del finanziamento nelle tre procedure precedenti
- Non sono ammessi finanziamenti per sostituzioni e manutenzione dei vecchi impianti
Criteri di valutazione
La graduatoria viene stabilita in base all’incremento dell’indice di delittuosità relativo all’anno precedente a quello di pubblicazione del presente decreto nella gazzetta ufficiale.
Vengono agevolate le Unioni di Comuni e i comuni più piccoli e i Comuni che hanno sottoscritto un Patto per l’attuazione della sicurezza urbana con la Prefettura:
- 8 punti per i comuni fino a 5000 abitanti
- 6 punti da 5001 a 50.000 abitanti
- 4 punti da 50.0001 a 100.000
- 2 punti oltre 100.000 abitanti
Priorità verso i Comuni delle regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Sono esclusi invece dal finanziamento i Comuni, unioni e Associazioni comunali della Regione autonoma Trentino Alto Adige.
Le richieste di ammissione al finanziamento vanno presentate alla prefettura UTG territoriale competente.
Il beneficiario deve presentare una fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa a garanzia delle somme erogate dal Ministero.
I progetti ammessi al finanziamento devono essere resi esecutivi entro 120 giorni dalla data formale di comunicazione
È finanziabile anche l’infrastruttura di rete se strettamente funzionale all’impianto
Le infrastrutture di rete, un elemento fondamentale per il corretto funzionamento dei moderni impianti di videosorveglianza, sono anch’esse finanziabili se strettamente funzionali e integrate nel progetto impiantistico, ovvero:
- collegate direttamente ai dispositivi di videosorveglianza (telecamere, VMS, centrale operativa);
- necessarie per la trasmissione sicura e continua dei dati;
- dettagliate nel progetto tecnico presentato al Ministero;
- dimensionate in modo proporzionato alle esigenze dell’impianto.
In questa definizione rientrano le infrastrutture tecnologiche necessarie al funzionamento degli impianti, comprese:
- collegamenti via cavo (fibra, rame) o wireless (ponti radio, antenne),
- dispositivi di rete come switch, router, access point, firewall
- Stazioni di energia, alimentatori e apparati per la trasmissione e gestione del segnale.
Esempi pratici di spese ammissibili
- Ponti radio e access point per collegare telecamere in zone non raggiunte da fibra;
- Switch PoE per alimentare e gestire reti di sorveglianza IP;
- Cablaggio strutturato tra telecamere e sala di controllo;
- Stazioni di energia e apparati di rete ridondanti per garantire la continuità operativa
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Scadenza: 26 giugno 2025
I Comuni interessati devono presentare la domanda entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, ossia entro il 26 giugno 2025, utilizzando la piattaforma telematica del Ministero dell’Interno.
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